Nel 1952 viene lanciato il “DA 25”, il primo trattore in Italia prodotto su scala industriale con quattro ruote motrici. È equipaggiato con un motore bicilindrico diesel a quattro tempi, a iniezione diretta, con una potenza di 25 cavalli. La sigla “DA” significa Diesel Aria, cioè motore raffreddato ad aria. Questo significa che non servono radiatori, pompe, tubazioni né termostati. La macchina non teme il gelo invernale né il caldo estivo: può lavorare con continuità in ogni condizione climatica.
SAME osserva che gran parte degli acquirenti del DA 25 sono agricoltori delle colline lombarde, venete, emiliane, toscane e marchigiane.
Per loro, l’azienda ha un’intuizione geniale: proporre un veicolo in grado di affrontare i pendii come un cingolato, ma più maneggevole, più veloce in piano e adatto anche al traino su strada. La casa di Treviglio affianca così ai modelli a due ruote motrici una versione a doppia trazione, senza però interrompere la produzione delle versioni tradizionali. Le quattro ruote motrici rappresentano una svolta tecnologica nel campo della meccanizzazione agricola, e contribuiscono in modo determinante allo sviluppo dell’agricoltura italiana nel dopoguerra.
Il mercato risponde positivamente, e questo incoraggia SAME a migliorare ulteriormente il sistema di trazione integrale, progettato specificamente per l’uso agricolo. Il DA 25 inaugura una serie di trattori che proiettano SAME ai vertici del mercato nazionale. La doppia trazione, pur avendo un costo superiore di circa 400.000 lire rispetto alla versione a due ruote motrici — per un totale di quasi due milioni di lire — ottiene un successo straordinario. Le prospettive di vendita sono talmente buone da far sorgere il problema di dove far costruire tutte quelle macchine che il mercato dimostra di gradire.
Nel 1956 oltre alla decisione di programmare una gamma completa fino ai 67 cavalli, viene deliberata la costruzione di un nuovo stabilimento nell’area attuale, lungo il Viale che oggi porta il nome dell’Ingegnere Francesco Cassani. Nel 1957 la produzione raggiunge le 3.000 unità, un balzo enorme rispetto alle sole 33 macchine prodotte nel 1948.
Con l’espansione produttiva cresce anche il numero dei dipendenti, che arriva a 250 nella seconda metà degli anni Cinquanta.
Il DA 25 non è solo un trattore: è il simbolo di una svolta importante nell’agricoltura italiana.
Grazie alla sua tecnologia avanzata e alla versatilità d’impiego ha segnato l’inizio della grande stagione SAME, contribuendo a trasformare il lavoro nei campi e il volto del nostro Paese.


