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75° Anniversario SAME (2005)
Note dell'archivista: Celebrazioni Anniversario SAME - Poster con la riproduzione dei modelli di trattore più importanti costruiti negli anni dalla SAME. 4RM - SAM-INT-Q-X-2202-1/2 I Evento: 19-21 aprile 2002 - Pontinia - 1° Raduno trattoristico di marca - pp. 16-17
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: PUBBLICITA
Collocazione: SAM-I-P-Z-2002-2
Longaretti Trento - Vita nei campi (1957)
Note dell'archivista: L'opera è collocata nella sala del consiglio. Trento Longaretti nasce a Treviglio (Bergamo) nel 1916. Dopo i primi studi è a Milano, al Liceo e poi allAccademia di Brera, dal 1931 al 1939. Gli è maestro Aldo Carpi, mentre ha compagni di studi Cassinari, Morlotti e Ibrahim Kodra. Inizia ad esporre i suoi lavori nel 1936 ai Littoriali della cultura e dell'arte. I suoi modi dartista si ritrovano nel filone della rivista Corrente, insieme al suo amico Morlotti, a Guttuso, Sassu, Vedova. La seconda guerra mondiale ne interrompe lattività di artista: è in Slovenia e in Albania. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia. Lanno successivo espone a Bergamo. Con la fine della guerra può riprendere pienamente il lavoro: oltre che alla pittura e alla grafica si dedica anche allaffresco, allarte della vetrata e del mosaico. Gli anni 1948, 1950 e 1956 lo vedono ancora alla Biennale veneziana. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1953 vince il concorso per la cattedra di pittura allAccademia Carrara di Bergamo, succedendovi ad Achille Funi. Dirige lAccademia fino al 1978. Ha esposto non solamente in Italia, ma anche allestero (Londra, New York, Parigi, Buenos Aires, Toronto, Ottawa, Amsterdam, Monaco, Stoccolma). Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant'Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d'Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1956, al Premio Bergamo del 1939, 1940 e 1959, al "Premio del Fiorino" del 1966 e 1969. Del 1970 sono i mosaici della via Crucis del sagrato della parrocchia di Monasterolo del Castello Tra le sue mostre pubbliche: al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel Castello Sforzesco di Vigevano, alla Permanente di Milano. Antologiche di disegni e grafiche sono state realizzate al Centro San Fedele di Milano, a Piacenza ed a Bergamo. Può vantare numerosi studi monografici dedicati alla sua arte. Fra le più recenti personali di particolare interesse la mostra "Longaretti - Brera anni Quaranta" a Bergamo. Nel Palazzo della Ragione di Bergamo nel 1992 la mostra "Paesaggi e nature morte". Nel Museo del Duomo di Milano nel 1993 si è tenuta una mostra di disegni e dipinti sul tema "Il Sacro nella vita di un artista". Nel 1995: "Tra realtà e visione", Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo) e "L'arte e il mistero cristiano"alla Collezione Civica di Pinerolo. Nel 1996 a Bergamo la grande mostra: "Excursus". Longaretti da Brera alla Carrara", Galleria Lorenzelli. Altre recenti personali (1996) sono state presentate a Vienna, Galerie Prisma e a Mantova, Galleria B&B; nel 1999 alla Casa del Mantegna, Mantova; al Palazzo delle Nazioni Unite "Longaretti, la poesia e la speranza"; nel 2004 al Bastione Mesagne di Brindisi. Socio artista della Permanente di Milano, risiede e lavora a Bergamo e a Framura, in provincia della Spezia.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1957-1
Autore: Longaretti, Trento
Coter Costante - Cavaliere (1960)
Note dell'archivista: L'opera è collocata nella sala del consiglio Costante Coter, figlio di Vittorio e fratello di Amedeo nasce a Semonte, piccola frazione di Vertova (Bergamo), il 18 gennaio 1899. Iniziò giovanissimo la sua carriera come intagliatore statuario a Milano presso i Salesiani. Quindi, sempre a Milano, studiò sotto la guida di Ernesto Bazzaro. Ebbe 3 figli. Dal 1924 partecipò a numerose esposizioni, tra cui la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Nel 1952 si recò a Parigi per approfondire le sue esperienze ed allargare, nello stesso tempo, la sua conoscenza artistica. La sua attività fu variamente orientata: in genere si dedicò alla scultura e allo sbalzo, ma fu anche ceramista, pittore e, occasionalmente, medaglista. Sue opere si trovano in numerose chiese, collezioni private e pubbliche in Italia e all'estero. Muore a Bergamo nel 1972
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1960-1
Autore: Coter, Costante
Bodini Floriano - Il lavoro della terra (1969)
Note dell'archivista: Floriano Bodini (Gemonio, Varese, 1933 - Milano 2 Luglio 2005). Autore di fama internazionale, nasce artisticamente nelle aule della Accademia di Brera intorno agli anni 50, studiando con lo scultore Francesco Messina ed aderisce al movimento artistico del realismo esistenziale, con opere ricche di vigore drammatico e comunicativo. Egli è tra i pochissimi a artisti della generazione degli anni Trenta, a praticare la ritrattistica. L'opera che gli ha dato la maggior fama è infatti la Statua di Paolo VI, dI cui ha fatto varie versioni da quella del '68 (ora nei Musei Vaticani), forse la più bella anche per la straordinaria perizia e sensibilità con cui sono commessi i legni di chi è composta, a quelle, pure di altissima qualità, in bronzo. I ritratti di Bodini non si limitano mai, o quasi mai, alle sole teste, ma o sono a tutta figura, o si ergono su busti o basamenti di complessa manifattura di oggetti inanimati o di fugurazioni allusive all'identità ed alla vita dei personaggi. Esemplari a questo riguardo sono la Biografia inquieta di un personaggio femminile del '73-'76 che riproduce i tratti della moglie Wanda e nello stesso ambito familiare, le varie immagini della figlia Paola. Tra le sue opere ricordiamo inoltre il monumento a Paolo VI al Sacro Monte di Varese (1986), che come affermò lo stesso Bodini, è una statua "ricca di simboli: Paolo VI con una mano ammonisce e con laltra accoglie, il grande manto che scende fino a terra ricorda il sudario, le pecore sono un po smarrite ed una madre protegge il suo agnellino, la tazza rovesciata ricorda la fame nel mondo, il teschio rimanda alla morte che nelle meditazioni di questo Papa ricorre spesso, infine il mazzo di fiori è un omaggio di un fedele verso questo grande personaggio". Ha realizzato monumenti pubblici a Brindisi (Virgilio. 1985); a Hannover, nella piazza del parlamento (I Sette di Gottinga, 1977): a Loreto e Rho (altari dei respettivi santuari, 1991 e 1995). Più che ricordare i molteplici riconoscimenti alla sua carriera partita con una personale nel 1958 a Gallarate e culminata con l'istituzione del Museo dedicatogli nel paese natale (a Milano arrivò due anni dopo la nascita, ma ««milanese», affermò più d'una volta, non si sentì mai del tutto), vale la pena sottolineare qui il suo legame con Giovanni Battista Montini poi Paolo VI, il pontefice tante volte ritratto anche su sollecitazione del fedele segretario particolare monsignor Pasquale Macchi. Un rapporto quello tra papa Montini e Floriano Bodini, che per certi versi ricorda molto - senza voler fare paragoni strettamente artistici - quello tra Giacomo Manzù e Papa Giovanni XXIII. Scultore di Paolo VI, Floriano Bodini ha realizzato anche ritratti di Papa Giovanni: uno tra i più interessanti si ritrova tra le sculture di Palazzo Vittone a Pinerolo, un lavoro di grande forza interiore anche grazie a un modellato a tutto tondo colmo di contrasti chiaroscurali. Tra gli altri lavori d'arte sacra, infine, da non dimenticare la statua di Santa Brigida di Svezia per la basilica di San Pietro in Vaticano (199); la Porta Santa per la basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (2000). Floriano Bodini è morto sabato 2 Luglio 2005. L'opera è conservata presso R&D.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1969-1
Autore: Bodini, Floriano
Bodini Floriano - Neu segnes iaceant terrae 1927 Cassani 40 cv (1969)
Note dell'archivista: Floriano Bodini (Gemonio, Varese, 1933 - Milano 2 Luglio 2005). Autore di fama internazionale, nasce artisticamente nelle aule della Accademia di Brera intorno agli anni 50, studiando con lo scultore Francesco Messina ed aderisce al movimento artistico del realismo esistenziale, con opere ricche di vigore drammatico e comunicativo. Egli è tra i pochissimi a artisti della generazione degli anni Trenta, a praticare la ritrattistica. L'opera che gli ha dato la maggior fama è infatti la Statua di Paolo VI, dI cui ha fatto varie versioni da quella del '68 (ora nei Musei Vaticani), forse la più bella anche per la straordinaria perizia e sensibilità con cui sono commessi i legni di chi è composta, a quelle, pure di altissima qualità, in bronzo. I ritratti di Bodini non si limitano mai, o quasi mai, alle sole teste, ma o sono a tutta figura, o si ergono su busti o basamenti di complessa manifattura di oggetti inanimati o di fugurazioni allusive all'identità ed alla vita dei personaggi. Esemplari a questo riguardo sono la Biografia inquieta di un personaggio femminile del '73-'76 che riproduce i tratti della moglie Wanda e nello stesso ambito familiare, le varie immagini della figlia Paola. Tra le sue opere ricordiamo inoltre il monumento a Paolo VI al Sacro Monte di Varese (1986), che come affermò lo stesso Bodini, è una statua "ricca di simboli: Paolo VI con una mano ammonisce e con laltra accoglie, il grande manto che scende fino a terra ricorda il sudario, le pecore sono un po smarrite ed una madre protegge il suo agnellino, la tazza rovesciata ricorda la fame nel mondo, il teschio rimanda alla morte che nelle meditazioni di questo Papa ricorre spesso, infine il mazzo di fiori è un omaggio di un fedele verso questo grande personaggio". Ha realizzato monumenti pubblici a Brindisi (Virgilio. 1985); a Hannover, nella piazza del parlamento (I Sette di Gottinga, 1977): a Loreto e Rho (altari dei respettivi santuari, 1991 e 1995). Più che ricordare i molteplici riconoscimenti alla sua carriera partita con una personale nel 1958 a Gallarate e culminata con l'istituzione del Museo dedicatogli nel paese natale (a Milano arrivò due anni dopo la nascita, ma ««milanese», affermò più d'una volta, non si sentì mai del tutto), vale la pena sottolineare qui il suo legame con Giovanni Battista Montini poi Paolo VI, il pontefice tante volte ritratto anche su sollecitazione del fedele segretario particolare monsignor Pasquale Macchi. Un rapporto quello tra papa Montini e Floriano Bodini, che per certi versi ricorda molto - senza voler fare paragoni strettamente artistici - quello tra Giacomo Manzù e Papa Giovanni XXIII. Scultore di Paolo VI, Floriano Bodini ha realizzato anche ritratti di Papa Giovanni: uno tra i più interessanti si ritrova tra le sculture di Palazzo Vittone a Pinerolo, un lavoro di grande forza interiore anche grazie a un modellato a tutto tondo colmo di contrasti chiaroscurali. Tra gli altri lavori d'arte sacra, infine, da non dimenticare la statua di Santa Brigida di Svezia per la basilica di San Pietro in Vaticano (199); la Porta Santa per la basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (2000). Floriano Bodini è morto sabato 2 Luglio 2005. La localizzazione è ignota.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1969-2
Autore: Bodini, Floriano
Sumberaz Franco - prova d'Artista (1970 - 1979)
Note dell'archivista: FRANCO SUMBERAZ E' nato a Fiume nel 1939, risiede e lavora a Livorno. Si è diplomato all'Istituto d'Arte di Lucca. Pittore, Scenografo, Restauratore. Ha partecipato a rassegne in Italia e all'estero, tra cui Rassegna di Pittori Toscani all'Espace de l'Union des Banques ('85) e al Palazzo dell'Unesco a Parigi ('86), Teoria dei Crinali al Palazzo Comunale di Modena e ai Bottini dell'Olio a Livorno ('93). Tra le numerose personali si segnalano quelle al Palazzo dei Diamanti di Ferrara ('88) e allo Spazio Ergy di Milano ('94).
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-197.-1
Autore: Sumberaz, Franco
Messina Francesco - Busto dell'Ing. Francesco Cassani (1906-1973) (1970)
Note dell'archivista: L'opera è collocata nel Museo. Una copia è presente nella hall della palazzina Ricerca & Sviluppo Francesco Messina (Linguaglossa, Catania, 1900 - Milano 1995). Nato a Linguaglossa (Catania) il 15 dicembre 1900 da genitori siciliani. Poverissimo crebbe e studiò a Genova, dove visse fino a trentadue anni. Completò i suoi studi visitando i più grandi musei d' Europa. Nel 1932 si trasferì a Milano, dove morì il 13 settembre 1995 all'età di novantacinque anni. La solidità del mestiere gli permise di adeguarsi ai vari modelli prescelti: dal vigore muscolare del Pugilatore (1929, Torino, Gall. Civ. d'Arte Mod.) alla grazia donatelliana del Nuotatore sulla spiaggia (1930, Roma, Gall. Naz. d'Arte Mod.); dai ritratti (Marussig, 1929, Vienna, Gal. des Kunsthistorisches Mus.; Bacchelli, 1932, Roma, Gall. Naz. d'Arte Mod.) alle figure di donna, dapprima rese in un'opulenza alla Maillol (Eva, 1946 e 1949, Venezia, Gall. Internaz. d'Arte Mod. Ca' Pesaro), poi con modernità acerba e provocante (Tre Grazie, 1959; Beatrice, 1959, Dallas, Texas, South Methodist University). Fra le opere si ricordano, inoltre, la serie dei cavalli (Cavallo morente, 1966, Roma, Palazzo della RAI) e il monumento di Pio XII (1963, Roma, San Pietro).
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1970-1
Autore: Messina, Francesco
Riproduzione da "24 acquarelli" (1975)
Note dell'archivista: Riproduzione a stampa dal volume "24 acquarelli", edizioni Bignami, tavola n. X. Trento Longaretti nasce a Treviglio (Bergamo) nel 1916. Dopo i primi studi è a Milano, al Liceo e poi allAccademia di Brera, dal 1931 al 1939. Gli è maestro Aldo Carpi, mentre ha compagni di studi Cassinari, Morlotti e Ibrahim Kodra. Inizia ad esporre i suoi lavori nel 1936 ai Littoriali della cultura e dell'arte. I suoi modi dartista si ritrovano nel filone della rivista Corrente, insieme al suo amico Morlotti, a Guttuso, Sassu, Vedova. La seconda guerra mondiale ne interrompe lattività di artista: è in Slovenia e in Albania. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia. Lanno successivo espone a Bergamo. Con la fine della guerra può riprendere pienamente il lavoro: oltre che alla pittura e alla grafica si dedica anche allaffresco, allarte della vetrata e del mosaico. Gli anni 1948, 1950 e 1956 lo vedono ancora alla Biennale veneziana. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1953 vince il concorso per la cattedra di pittura allAccademia Carrara di Bergamo, succedendovi ad Achille Funi. Dirige lAccademia fino al 1978. Ha esposto non solamente in Italia, ma anche allestero (Londra, New York, Parigi, Buenos Aires, Toronto, Ottawa, Amsterdam, Monaco, Stoccolma). Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant'Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d'Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1956, al Premio Bergamo del 1939, 1940 e 1959, al "Premio del Fiorino" del 1966 e 1969. Del 1970 sono i mosaici della via Crucis del sagrato della parrocchia di Monasterolo del Castello Tra le sue mostre pubbliche: al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel Castello Sforzesco di Vigevano, alla Permanente di Milano. Antologiche di disegni e grafiche sono state realizzate al Centro San Fedele di Milano, a Piacenza ed a Bergamo. Può vantare numerosi studi monografici dedicati alla sua arte. Fra le più recenti personali di particolare interesse la mostra "Longaretti - Brera anni Quaranta" a Bergamo. Nel Palazzo della Ragione di Bergamo nel 1992 la mostra "Paesaggi e nature morte". Nel Museo del Duomo di Milano nel 1993 si è tenuta una mostra di disegni e dipinti sul tema "Il Sacro nella vita di un artista". Nel 1995: "Tra realtà e visione", Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo) e "L'arte e il mistero cristiano"alla Collezione Civica di Pinerolo. Nel 1996 a Bergamo la grande mostra: "Excursus". Longaretti da Brera alla Carrara", Galleria Lorenzelli. Altre recenti personali (1996) sono state presentate a Vienna, Galerie Prisma e a Mantova, Galleria B&B; nel 1999 alla Casa del Mantegna, Mantova; al Palazzo delle Nazioni Unite "Longaretti, la poesia e la speranza"; nel 2004 al Bastione Mesagne di Brindisi. Socio artista della Permanente di Milano, risiede e lavora a Bergamo e a Framura, in provincia della Spezia.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1975-1
Autore: Longaretti, Trento
Riproduzione da "24 acquarelli" (1975)
Note dell'archivista: Riproduzione a stampa dal volume "24 acquarelli", edizioni Bignami, tavola n. XII. Trento Longaretti nasce a Treviglio (Bergamo) nel 1916. Dopo i primi studi è a Milano, al Liceo e poi allAccademia di Brera, dal 1931 al 1939. Gli è maestro Aldo Carpi, mentre ha compagni di studi Cassinari, Morlotti e Ibrahim Kodra. Inizia ad esporre i suoi lavori nel 1936 ai Littoriali della cultura e dell'arte. I suoi modi dartista si ritrovano nel filone della rivista Corrente, insieme al suo amico Morlotti, a Guttuso, Sassu, Vedova. La seconda guerra mondiale ne interrompe lattività di artista: è in Slovenia e in Albania. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia. Lanno successivo espone a Bergamo. Con la fine della guerra può riprendere pienamente il lavoro: oltre che alla pittura e alla grafica si dedica anche allaffresco, allarte della vetrata e del mosaico. Gli anni 1948, 1950 e 1956 lo vedono ancora alla Biennale veneziana. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1953 vince il concorso per la cattedra di pittura allAccademia Carrara di Bergamo, succedendovi ad Achille Funi. Dirige lAccademia fino al 1978. Ha esposto non solamente in Italia, ma anche allestero (Londra, New York, Parigi, Buenos Aires, Toronto, Ottawa, Amsterdam, Monaco, Stoccolma). Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant'Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d'Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1956, al Premio Bergamo del 1939, 1940 e 1959, al "Premio del Fiorino" del 1966 e 1969. Del 1970 sono i mosaici della via Crucis del sagrato della parrocchia di Monasterolo del Castello Tra le sue mostre pubbliche: al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel Castello Sforzesco di Vigevano, alla Permanente di Milano. Antologiche di disegni e grafiche sono state realizzate al Centro San Fedele di Milano, a Piacenza ed a Bergamo. Può vantare numerosi studi monografici dedicati alla sua arte. Fra le più recenti personali di particolare interesse la mostra "Longaretti - Brera anni Quaranta" a Bergamo. Nel Palazzo della Ragione di Bergamo nel 1992 la mostra "Paesaggi e nature morte". Nel Museo del Duomo di Milano nel 1993 si è tenuta una mostra di disegni e dipinti sul tema "Il Sacro nella vita di un artista". Nel 1995: "Tra realtà e visione", Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo) e "L'arte e il mistero cristiano"alla Collezione Civica di Pinerolo. Nel 1996 a Bergamo la grande mostra: "Excursus". Longaretti da Brera alla Carrara", Galleria Lorenzelli. Altre recenti personali (1996) sono state presentate a Vienna, Galerie Prisma e a Mantova, Galleria B&B; nel 1999 alla Casa del Mantegna, Mantova; al Palazzo delle Nazioni Unite "Longaretti, la poesia e la speranza"; nel 2004 al Bastione Mesagne di Brindisi. Socio artista della Permanente di Milano, risiede e lavora a Bergamo e a Framura, in provincia della Spezia.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1975-2
Autore: Longaretti, Trento
Riproduzione da "24 acquarelli" (1975)
Note dell'archivista: Riproduzione a stampa dal volume "24 acquarelli", edizioni Bignami, tavola n. XIII. Trento Longaretti nasce a Treviglio (Bergamo) nel 1916. Dopo i primi studi è a Milano, al Liceo e poi allAccademia di Brera, dal 1931 al 1939. Gli è maestro Aldo Carpi, mentre ha compagni di studi Cassinari, Morlotti e Ibrahim Kodra. Inizia ad esporre i suoi lavori nel 1936 ai Littoriali della cultura e dell'arte. I suoi modi dartista si ritrovano nel filone della rivista Corrente, insieme al suo amico Morlotti, a Guttuso, Sassu, Vedova. La seconda guerra mondiale ne interrompe lattività di artista: è in Slovenia e in Albania. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia. Lanno successivo espone a Bergamo. Con la fine della guerra può riprendere pienamente il lavoro: oltre che alla pittura e alla grafica si dedica anche allaffresco, allarte della vetrata e del mosaico. Gli anni 1948, 1950 e 1956 lo vedono ancora alla Biennale veneziana. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1953 vince il concorso per la cattedra di pittura allAccademia Carrara di Bergamo, succedendovi ad Achille Funi. Dirige lAccademia fino al 1978. Ha esposto non solamente in Italia, ma anche allestero (Londra, New York, Parigi, Buenos Aires, Toronto, Ottawa, Amsterdam, Monaco, Stoccolma). Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant'Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d'Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1956, al Premio Bergamo del 1939, 1940 e 1959, al "Premio del Fiorino" del 1966 e 1969. Del 1970 sono i mosaici della via Crucis del sagrato della parrocchia di Monasterolo del Castello Tra le sue mostre pubbliche: al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel Castello Sforzesco di Vigevano, alla Permanente di Milano. Antologiche di disegni e grafiche sono state realizzate al Centro San Fedele di Milano, a Piacenza ed a Bergamo. Può vantare numerosi studi monografici dedicati alla sua arte. Fra le più recenti personali di particolare interesse la mostra "Longaretti - Brera anni Quaranta" a Bergamo. Nel Palazzo della Ragione di Bergamo nel 1992 la mostra "Paesaggi e nature morte". Nel Museo del Duomo di Milano nel 1993 si è tenuta una mostra di disegni e dipinti sul tema "Il Sacro nella vita di un artista". Nel 1995: "Tra realtà e visione", Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo) e "L'arte e il mistero cristiano"alla Collezione Civica di Pinerolo. Nel 1996 a Bergamo la grande mostra: "Excursus". Longaretti da Brera alla Carrara", Galleria Lorenzelli. Altre recenti personali (1996) sono state presentate a Vienna, Galerie Prisma e a Mantova, Galleria B&B; nel 1999 alla Casa del Mantegna, Mantova; al Palazzo delle Nazioni Unite "Longaretti, la poesia e la speranza"; nel 2004 al Bastione Mesagne di Brindisi. Socio artista della Permanente di Milano, risiede e lavora a Bergamo e a Framura, in provincia della Spezia.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1975-3
Autore: Longaretti, Trento
Carminati Giulio - Cavallo (1976)
Note dell'archivista: Litografia a tre colori 3/99. Misure: 44x60 cm. Nato a Treviglio (Bergamo) nel 1925. La sua formazione artistica avviene nell'ambiente milanese. Frequenta il Liceo Artistico presso la Scuola "B. Angelico" e dopo il periodo bellico l'Accademia di Brera. È stato titolare della cattedra di storia dell'Arte e disegno al Liceo Scientifico di Crema, Ha partecipato ad importanti mostre nazionali, conseguendo significativi riconoscimenti. Ha modellato anche medaglie e placchette. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in città italiane ed estere. È morto nel 1978.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1976-1
Autore: Carminati, Giulio
Carminati Giulio - Le quattro stagioni (1977)
Note dell'archivista: Si tratta di una litografia, l'opera originale è presente nell'ufficio di Segreteria della Direzione del Personale. Nato a Treviglio (Bergamo) nel 1925. La sua formazione artistica avviene nell'ambiente milanese. Frequenta il Liceo Artistico presso la Scuola "B. Angelico" e dopo il periodo bellico l'Accademia di Brera. È stato titolare della cattedra di storia dell'Arte e disegno al Liceo Scientifico di Crema. Ha partecipato ad importanti mostre nazionali, conseguendo significativi riconoscimenti. Ha modellato anche medaglie e placchette. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in città italiane ed estere. È morto nel 1978.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1977-1
Autore: Carminati, Giulio
Prova di colore "La primavera" (1977)
Note dell'archivista: Prova di stampa per la realizzazione dell'opera " Le quattro stagioni" Nato a Treviglio (Bergamo) nel 1925. La sua formazione artistica avviene nell'ambiente milanese. Frequenta il Liceo Artistico presso la Scuola "B. Angelico" e dopo il periodo bellico l'Accademia di Brera. È stato titolare della cattedra di storia dell'Arte e disegno al Liceo Scientifico di Crema, Ha partecipato ad importanti mostre nazionali, conseguendo significativi riconoscimenti. Ha modellato anche medaglie e placchette. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in città italiane ed estere. È morto nel 1978.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1977-2
Autore: Carminati, Giulio
Prova d'art. "L'estate" (1977)
Note dell'archivista: Prova di stampa per la realizzazione dell'opera " Le quattro stagioni" Nato a Treviglio (Bergamo) nel 1925. La sua formazione artistica avviene nell'ambiente milanese. Frequenta il Liceo Artistico presso la Scuola "B. Angelico" e dopo il periodo bellico l'Accademia di Brera. È stato titolare della cattedra di storia dell'Arte e disegno al Liceo Scientifico di Crema, Ha partecipato ad importanti mostre nazionali, conseguendo significativi riconoscimenti. Ha modellato anche medaglie e placchette. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in città italiane ed estere. È morto nel 1978.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1977-3
Autore: Carminati, Giulio
Prova d'a. "L'autunno" (1977)
Note dell'archivista: Prova di stampa per la realizzazione dell'opera " Le quattro stagioni" Nato a Treviglio (Bergamo) nel 1925. La sua formazione artistica avviene nell'ambiente milanese. Frequenta il Liceo Artistico presso la Scuola "B. Angelico" e dopo il periodo bellico l'Accademia di Brera. È stato titolare della cattedra di storia dell'Arte e disegno al Liceo Scientifico di Crema, Ha partecipato ad importanti mostre nazionali, conseguendo significativi riconoscimenti. Ha modellato anche medaglie e placchette. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in città italiane ed estere. È morto nel 1978.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1977-4
Autore: Carminati, Giulio
Prova d'a. "L'inverno" (1977)
Note dell'archivista: Prova di stampa per la realizzazione dell'opera " Le quattro stagioni" Nato a Treviglio (Bergamo) nel 1925. La sua formazione artistica avviene nell'ambiente milanese. Frequenta il Liceo Artistico presso la Scuola "B. Angelico" e dopo il periodo bellico l'Accademia di Brera. È stato titolare della cattedra di storia dell'Arte e disegno al Liceo Scientifico di Crema, Ha partecipato ad importanti mostre nazionali, conseguendo significativi riconoscimenti. Ha modellato anche medaglie e placchette. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in città italiane ed estere. È morto nel 1978.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1977-5
Autore: Carminati, Giulio
Longaretti Trento - San Francesco - Litografia (1984)
Note dell'archivista: Una copia dell'opera è stata donata assieme agli otto bozzetti preparatori realizzati dal pittore Trento Longaretti, il 24 Ottobre 2012, al Museo Civico "Ernesto e Teresa Della Torre" di Treviglio per volontà della proprietà dell'azienda SAME DEUTZ-FAHR Italia. Si tratta di uno studio per la realizzazione della vetrata istoriata della Chiesa di San Francesco nel quartiere Ovest di Treviglio. Donata dalla Same in memoria di Francesco Cassani e Maria Campana Cassani. N. 3 copie Trento Longaretti nasce a Treviglio (Bergamo) nel 1916. Dopo i primi studi è a Milano, al Liceo e poi allAccademia di Brera, dal 1931 al 1939. Gli è maestro Aldo Carpi, mentre ha compagni di studi Cassinari, Morlotti e Ibrahim Kodra. Inizia ad esporre i suoi lavori nel 1936 ai Littoriali della cultura e dell'arte. I suoi modi dartista si ritrovano nel filone della rivista Corrente, insieme al suo amico Morlotti, a Guttuso, Sassu, Vedova. La seconda guerra mondiale ne interrompe lattività di artista: è in Slovenia e in Albania. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia. Lanno successivo espone a Bergamo. Con la fine della guerra può riprendere pienamente il lavoro: oltre che alla pittura e alla grafica si dedica anche allaffresco, allarte della vetrata e del mosaico. Gli anni 1948, 1950 e 1956 lo vedono ancora alla Biennale veneziana. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1953 vince il concorso per la cattedra di pittura allAccademia Carrara di Bergamo, succedendovi ad Achille Funi. Dirige lAccademia fino al 1978. Ha esposto non solamente in Italia, ma anche allestero (Londra, New York, Parigi, Buenos Aires, Toronto, Ottawa, Amsterdam, Monaco, Stoccolma). Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant'Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d'Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1956, al Premio Bergamo del 1939, 1940 e 1959, al "Premio del Fiorino" del 1966 e 1969. Del 1970 sono i mosaici della via Crucis del sagrato della parrocchia di Monasterolo del Castello Tra le sue mostre pubbliche: al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel Castello Sforzesco di Vigevano, alla Permanente di Milano. Antologiche di disegni e grafiche sono state realizzate al Centro San Fedele di Milano, a Piacenza ed a Bergamo. Può vantare numerosi studi monografici dedicati alla sua arte. Fra le più recenti personali di particolare interesse la mostra "Longaretti - Brera anni Quaranta" a Bergamo. Nel Palazzo della Ragione di Bergamo nel 1992 la mostra "Paesaggi e nature morte". Nel Museo del Duomo di Milano nel 1993 si è tenuta una mostra di disegni e dipinti sul tema "Il Sacro nella vita di un artista". Nel 1995: "Tra realtà e visione", Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo) e "L'arte e il mistero cristiano"alla Collezione Civica di Pinerolo. Nel 1996 a Bergamo la grande mostra: "Excursus". Longaretti da Brera alla Carrara", Galleria Lorenzelli. Altre recenti personali (1996) sono state presentate a Vienna, Galerie Prisma e a Mantova, Galleria B&B; nel 1999 alla Casa del Mantegna, Mantova; al Palazzo delle Nazioni Unite "Longaretti, la poesia e la speranza"; nel 2004 al Bastione Mesagne di Brindisi. Socio artista della Permanente di Milano, risiede e lavora a Bergamo e a Framura, in provincia della Spezia. Vedi anche SAM I A 1985 4
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1984-1
Autore: Longaretti, Trento
Signoretto Pino, testa di vetro con i marchi SAME Lamborghini Hürlimann (1990 ?)
Note dell'archivista: L'opera è collocata presso l'Archivio Storico SDF (piano rialzato). Pino Signoretto (1944-2017) è stato uno dei più grandi artisti del vetro del Novecento e degli ultimo 20 anni. Viveva a Murano ma era nato in Terraferma, a Favaro Veneto. A 9 anni, iniziò a frequentare le vetrerie di Murano e dove sentì che doveva imparare l’arte vetraria. Entrò così a bottega, a fianco del maestro Alfredo Barbini, per poi lavorare vicino a Livio Seguso, Ermanno Nason e Angelo Seguso, maestri indiscussi dell’arte vetraria di Murano, famosi nel mondo come artisti oltreché artigiani del vetro. Nel 1978 apre il suo studio a Murano. Padronanza del mestiere, competenze tecniche, ricerca raffinata ne fanno subito un riferimento mondiale nella creazione artistica del vetro. Collabora con artisti e architetti dell’epoca tra cui Dalì, Vedova, Licata, Kruft, Dal Pezzo, Vitali, Pomodoro e Willson. Nel 1985 si reca per la prima volta in Giappone. Fu il primo di molti viaggi, dove portò nel Sollevante abilità, tecnica e soprattutto l’arte del vetro di Murano. La sua fama fu tale che la famiglia imperiale giapponese lo invitò a presentare la sua arte al cospetto del Celeste sovrano. Maestro indiscusso, il migliore di tutti nell’arte della scultura in vetro plasmata a caldo, dagli anni Novanta del Novecento viene chiamato a insegnare e a fare dimostrazioni nelle università e nelle scuole di design di Stati Uniti, Canada e Giappone. Negli anni Duemila insegna nella sua Venezia, all’Accademia di Belle Arti. Intanto continua a collaborare con i grandi artisti e scultori contemporanei tra cui Jeff Koons, Marc Quinn e Dale Chihuly. Con quest’ultimo nasce un sodalizio fraterno che continua ancora oggi con il Pino Signoretto Memorial Day al Chihuly Garden and Glass di Seattle negli Stati Uniti. Innumerevoli sono le esposizioni personali e collettive ha cui ha partecipato, e altrettanto innumerevoli sono i premi e riconoscimenti ricevuti nella carriera.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-1990-1
Autore: Signoretto, Pino
Tatge George - Stazione ferroviaria di Treviglio (2004)
Note dell'archivista: George Tatge è nato nel 1951. Egli ha vissuto in 4 continenti e ha tenuto seminari e mostre in tutto il mondo. Le sue fotografie si trovano in importanti collezioni museali negli Stati Uniti e in Europa. Ora vive a Firenze, Italia. In primo piano un edificio per la pulizia e manutenzione delle locomotrici a vapore, demolito a causa dell'allargamento della stazione. Fu costruita dalla Imperial Regia Privilegiata Strada Ferdinandea Lombardo-Veneta, la società che aveva ottenuto il Privilegio di costruire ed esercire la strada ferrata Milano-Venezia (o Ferdinandea).
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-2004-1
Autore: Tatge, George
Lenzi Eugenio, targa commemorativa per la Giornata nazionale del veicolo d'epoca organizzata dall'ASI, 29 settembre 2019 (2019 settembre 29)
Unitamente all'opera, è presente il Certificato di autenticità n.30/150, un dépliant illustrativo dell'attività dell'autore e una lettera di ringraziamento firmata dall'ASI (Automotoclub storico italiano).
Note dell'archivista: L'opera è collocata all'interno della teca premi dell'Archivio Storico SDF. Eugenio Lenzi nasce a Bologna nel 1969. Consegue la maturità artistica a Bologna e la laurea in Architettura a Firenze. Si dedica all’arte figurativa realizzando bassorilievi, altorilievi, tuttotondo in svariati materiali che vanno dalla terracotta al bronzo,all’argento. Ha collaborato e collabora con grandi aziende italiane ed estere. Ha ricevuto vari incarichi importanti in italia e all’estero. Sue opere figurano in collezioni private in Italia e all’estero.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-ART-2019-1
Altro: Automotoclub Storico Italiano - ASI
Autore: Lenzi, Eugenio
Pannello cronologico dell'azienda F.lli Cassani, Spica e SAME (1927 - 1993)
Note dell'archivista: Pannello cronologico illustrante le tappe principali della storia dell'azienda F.lli Cassani, Spica e SAME
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-FOT-1927-2
Autore: Anonimo
Trattrice Cassani 40 HP (1927)
Note dell'archivista: La prima trattrice nel mondo dotata di motore diesel. Progetto e realizzazione del fondatore della SAME cav. del lavoro Ing. Francesco Cassani - Motore Diesel - Tempi 2 - Iniezione indiretta - Rapporto di compressione 17.01 - Due cilindri - Disposizione cilindri: orizzontali - Alesaggio mm 180 - Corsa mm 250 - Cilindrata cm3 12723 - Potenza massima cv 40 - Regime di potenza massima n/' 550 - Raffreddamento ad acqua circolante mediante pompa - Radiatore a nido d'api - Avviamento a sigaretta e ad aria compressa - Pressione nel serbatoio dell'aria compressa kg/cm2 12 - Trasmissione cambio 3 marce AV + 1RM - Velocità in km/h a 550 giri motore - 1a 3.480, 2a 4.320, 3a 15.000, RM 4.200 - Presa di forza laterale su volano - puleggia - Dimensioni: lunghezza max mm 2.760, larghezza max mm 1.640, Altezza max mm 1.550, Passo mm. 1.640, Luce libera da terra mm. 360, Carreggiata anteriore mm 1.235, Careggiata posteriore mm 1.355, Ruote anteriori in acciaio, Diametro cerchioni mm 720, Larghezza cerchioni mm 140, Altezza armille mm 50, Ruote posteriori in acciaio, Diametro cerchioni mm 1.050, Larghezza cerchioni mm 285, Altezza spuntoni mm 130, Spuntoni per ruote n. 28, Peso Kg 2.200.
Marchio / Archivio: SAME
Categoria: MUSEO STORICO SAME
Collocazione: SAM-I-V-MOD-1927-1